dire che leggo molto è poco. direi senza eccesso di modestia che divoro i libri. li fagocito. e anche a grande velocità. e non è che poi non me li ricordi. nel senso. ne leggo anche due in una settimana (e non sto parlando solo di libri es. i love shopping). anche romanzoni thriller abbastanza corposi. storici, gialli, tutto. alcune categorie le escludo a priori, tipo i fantasy e quelli fantascientifici (es. asimov & co. mi mettono angoscia). impazzisco per fiabe e leggende. leggo leggo leggo. da brava pendolare (mezz'ora di metropolitana all'andata e altrettanto al ritorno) + un'oretta ogni sera prima di andare a nanna. anche se crollo dal sonno devo leggere, non riesco a farne a meno. a proposito di metro. se anche voi avete l'abitudine di viaggiare con i mezzi pubblici, quando vedete una persona che legge evitate di sbirciare da dietro la spalla. noi lettori vi vediamo. sembra che non ci facciamo caso o non ce ne accorgiamo proprio, e invece lo sappiamo perfettamente, vi guardiamo in faccia e sappiamo dalla vostra fisionomia che siete dei "guardoni letterari": sappiamo subito che appena gireremo la pagina o apriremo il libro voi sarete lì, con la vostra faccia da furetto finto furbo, collo tirato e naso impiccione. a sbirciare. ma non vi vergognate? ma come fate? due righe qui due righe là. ma andate in biblioteca e chiedetene uno in prestito. è impossibile che non vi venga voglia di mettervi a leggere anche voi. non potete svolazzare da un libro all'altro senza un minimo di curiosità, non volete sapere "come va a finire???" "cosa succede adesso???" "e ora cosa gli risponderà???" no??? non ci credo.
sapete quali sono i peggiori? quelli che vogliono solo sapere che cosa diamine state leggendo. non vogliono leggere a scrocco. vogliono solo scoprire il titolo del volume che avete in mano. sono o-dio-si!!!
sapete cosa faccio io? tolgo la copricoertina - la maggior parte delle volte vi trovate un libro perfettamente tinta unita e il titolo sulla costola è troppo illeggibile. oppure, trucco della mamma, si ricopre con della carta da giornale o con carta da pacco. tiè! "non vuol far vedere quello che legge?" "no, si figuri, non voglio che si rovini!"
sapete cosa faccio io? tolgo la copricoertina - la maggior parte delle volte vi trovate un libro perfettamente tinta unita e il titolo sulla costola è troppo illeggibile. oppure, trucco della mamma, si ricopre con della carta da giornale o con carta da pacco. tiè! "non vuol far vedere quello che legge?" "no, si figuri, non voglio che si rovini!"
buon week end miei cari lettori e "keep on reading!!!"
Ahahah sai cosa dovresti leggere allora? La lettrice di Anne Francois. SOno sicura ti piacerebbe. Sempre che tu non lo abbia già letto. ;)
RispondiEliminaahah questo post mi ha fatto sorridere tantissimo!! Anch'io sono una lettrice accanita e anch'io odio gli stalker letterari in metro e treno :D Ho risolto leggendo solo a casa e ascoltando la musica nei viaggi, solo che il problema si ripropone perché c'è sempre qualcuno che vuole vedere cosa stai ascoltando...che stress!!
RispondiEliminaComplimenti per il blog, credo che passerò spesso a trovarti!!
Alessandra
io ho fatto la pendolare in treno e in bus. in treno leggevo, in autobus, no:mal d'auto...ascoltavo musica...però sono una che, se vede qualcuno leggere, spia il titolo...mi fa curiosità...specie se il lettore mi sembra appassionato..poi, in libreria, corro a vedere il libro spiato...mi è capitato spesso di acquistare e leggere libri conosciuti così,dai pendolari come me...anche qesto è passaparola culturale, inffondo...i spio solo i titoli, però, non le pagine...i lebri, mi piace leggerli da me..e per intero.
RispondiEliminaanch'io leggo tanto anche se riesco a ritagliarmi solo un'oretta prima di addormentarmi. proprio ieri ho finito ACCIAIo della Avallone: in internet avevo letto commenti diametralmente opposti ma a me è piaciuto molto. Stasera vorrei iniziare Orgoglio e pregiudizio: me l'hanno regalato da ragazzina ma non l'ho mai letto... mi sa che è finalmente arrivato il momento!
RispondiEliminatu che stai leggendo? qualche consiglio?
Ahahha è vero! La metro è piena di gente che sbircia anche che articolo di giornale stai leggendo. A me capita spesso di scrivere in metro; beh, ovviamente ho occhi puntati a destra e a sinistra che cercano di capire cosa scrivo! Sarà la lista della spesa o un romanzo? La mia strategia è scrivere malissimo in modo che solo io posso capire. Valeria
RispondiEliminahttp://www.luggageandhighheels.blogspot.com/
Haha un gran bel post sulla gente delle vita quotidiana! Puoi immaginare io, con il mio libro in francese, con la vecchietta o lo studente che non può trattenersi un "sei francese? Capisci l'italiano?" Meglio dire nononono per non sentirsi raccontare le vacanze a Parigi del 2003 con la Tour Eiiiiiffel, i Champppp'Elysées, i camerieri che non sono così gentili blablablabla.
RispondiEliminaIo sono troppo beneducata/timida per rispondere: ma le vacanze degli italiani a Parigi sono tutte le stesse! Intercambiabili! Non avete vissuto la vostra vita ma quella preimpostata de L'Italiano va a Parigi! Conosco la vostra storia prima che me la raccontate! Voglio leggere in pace!
@ marguerite: non ancora! me lo segno e grazie! *_*
RispondiElimina@ ale: grazie! sì infatti questi maledetti stalker... ahahah
RispondiElimina@ crazyangel: ahaaaaaaaaaaaa!!! beccata!!! =D
RispondiElimina@ bri: non ahi mai letto orgoglio e pregiudizio??? io adoro jane austen!!! dai che così cominci anche tu a chiamare il tuo uomo mr darcy!!!
RispondiElimina@ valeria: ahahaha fantastico!!! ma così scrivi tutto storto... poi riesci a capire cosa hai scritto?
RispondiElimina@ cecile: mmm terrò a mente per il mio viaggio a parigi... quando sarà... una volta leggevo i dolori del giovane werther in una stazione ferroviaria a brighton, e mi si è avvicinato un londinese... non ti dico che ridere!
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